Inverno: Rimedi fitoterapici per rimanere in forma

02.01.2018

La fitoterapia può essere un'arma molto efficace per prevenire e curare i malanni stagionali, vediamo come.

La Fitoterapia (ovvero la cura dell'organismo attraverso l'utilizzo di piante officinali e  i suoi derivati) è una branca della farmacologia, ed è in realtà l'origine di tutte le terapie  farmacologiche esistenti. Le sue radici affondano nella storia dell'uomo e della medicina stessa, e fra i suoi esponenti più famosi si annoverano personaggi del calibro di Ippocrate, Galeno e Paracelso. A differenza della Omeopatia e della Omotossicologia non si usano diluizioni ma estratti concentrati di piante officinali con proprietà terapeutiche curative. 

Vi sono alcune sostanze che ci possono essere molto utili durante l'inverno per contrastare i malanni stagionali quali influenza, raffreddore, mal di gola e tosse, in quanto sono in grado di stimolare il nostro sistema immunitario rendendolo più efficace nel contrastare le infezioni.      In breve noi abbiamo due tipi di risposte immunitarie, quelle immediate e quelle tardive; le immediate costituiscono la prima linea di difesa, non utilizzano anticorpi ma cellule che riconoscono direttamente gli agenti patogeni e li eliminano il più velocemente possibile. Quando la prima linea di difesa funziona efficacemente, la persona non si ammala o, al massimo, prova un vago senso di malessere che passa in poco tempo. Viceversa quando la prima linea non è sufficiente ad arginare l'infezione, la persona si ammala ma, contestualmente, inizia anche ad attivare la produzione di anticorpi i quali, nel giro di qualche giorno, contribuiranno in maniera fondamentale a eradicare completamente l'agente patogeno dal quale è scaturita la malattia (a meno che non intervengano complicanze le quali esulano dallo scopo di questa breve trattazione).

Con la fitoterapia possiamo intervenire efficacemente in due modi, a seconda del tipo di paziente che abbiamo di fronte:

1) Nel caso di un paziente immunocompromesso a causa di malattie serie e gravi (leucemia, HIV), non c'è molto che si possa fare. Possiamo soltanto evitare carenze dei complessi vitaminici più importanti (B e C fondamentalmente), mantenere una corretta alimentazione e cercare di contrastare la patologia primaria con le cure del caso.

2) Nel caso di pazienti con un lieve deficit del sistema immunitario (quello che in gergo viene  chiamato "avere le difese basse"), ovvero pazienti che si prendono l'influenza  più di 2 volte nei tre mesi invernali e/o che rimangono allettati per più dei canonici 3-4 giorni, possiamo intervenire sia a livello di prevenzione che durante l'attacco acuto; per la prevenzione utilizzeremo intanto 500 mg al giorno di vitamina C, possibilmente assumendone il più possibile attraverso la Rosa Canina o la Acerola, uniti all'estratto (secco o in Tintura Madre) di radici di Echinacea Angustifolia, che è in grado di aumentare la produzione di Interferone e Interleuchine, molecole fondamentali per il reclutamento delle cellule del sistema immunitario. Questa terapia potenzia soprattutto la risposta immunitaria adattiva (quella che esplica la sua funzione tramite gli anticorpi per intenderci), anche perché nei confronti dei virus la risposta innata, ovvero la prima linea di difesa, è scarsamente efficace. Nel caso di un attacco acuto, invece, utilizzeremo sempre queste due sostanze ma a dosaggi più elevati (la vit. C la porteremo ad un grammo al giorno mentre per l'echinacea valuterà il medico in base alle possibili interazioni e reazioni allergiche), alle quali aggiungeremo degli oli essenziali balsamici come la Menta, l'Eucalipto, la Mirra e il Pino, i quali hanno molteplici qualità tra cui quella di essere batteriostatici, emolienti e espettoranti, dunque molto utili per le patologie delle vie aeree superiori.

3) Nel caso di un paziente immunocompetente, ovvero un paziente con un sistema immunitario integro e efficiente, NON DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE fare "prevenzione" con immunostimolanti, per due validissimi motivi: il primo è che è inutile. Se la persona ha un buon sistema immunitario, rinforzarlo ulteriormente non produce nessun effetto positivo. In linea di massima, è cosa buona e giusta prendersi l'influenza una volta l'anno; è una sorta di "palestra" per il sistema immunitario, lo tiene attivo e, allo stesso tempo, gli impedisce di attaccare altri antigeni (ad esempio acari pollini ecc, in parole povere riduce l'incidenza delle allergie). Il secondo motivo riguarda la vita delle singole cellule; in pratica, ogni cellula nasce con una "data di scadenza" impressa sopra, rappresentata dal numero di divisioni cellulari che può fare. Infatti, anche se le cellule staminali sono dette "perenni" poiché stanno in degli scompartimenti cellulari separati e si duplicano costantemente producendo cellule nuove ma lasciando contemporaneamente il pool di riproduzione intatto, non sono del tutto perenni; dopo un numero preciso di duplicazioni cellulari, muoiono. Se noi iper-stimoliamo un sistema immunitario sano, l'unica cosa che otteniamo e che aumentiamo momentaneamente la riproduzione delle cellule, sprecando un buon numero di duplicazioni cellulari e rischiando, teoricamente, di  andare in contro durante la terza età ad un deficit severo di precursori cellulari e, di conseguenza, ad avere un sistema immunitario molto fragile. Quindi, a meno che non vi ammalate troppe volte, lasciate perdere tutti i vari immuno-blablabla che, oltre a uno spreco di denaro, rappresentano anche un rischio per la salute della terza età, e utilizzate soltanto la vitamina C a dosaggi sempre di 500 mg al giorno.                                                              Viceversa, è possibile agire durante la malattia, soprattutto se si riesce a intervenire appena compaiono i primi sintomi, per ridurre la durata e diminuire la probabilità di una recidiva. I rimedi sono quelli visti al punto 2, con l'estratto di radice di  Echinacea Angustifolia e gli oli balsamici di  Menta, Eucalipto, Mirra e Pino , oltre a portare il dosaggio di vit. C a 1 g al giorno

Questi sono solo alcuni dei rimedi fitoterapici utilizzabili durante l'inverno, in realtà la natura ci mette a disposizione numerose piante che possono aiutarci durante i mesi invernali come l'Erisimo e la Propoli per il mal di gola, oppure piante ad azione espettorante (in quanto ricche di saponine) come la Poligala e la Liquirizia; Origano Timo, Chiodi di Garofano e Cannella sono dotati di potente azione antibatterica e possono essere aggiunti a molte miscele, mentre Verbasco, Malva e Altea (ricche in mucillagini) sono emolienti.

Occorre però precisare una cosa, ovvero che questi elencati  sono tutti fitofarmaci e piante secche, anche se per legge non necessitano ricetta, questo non vuol dire che se ne possa abusare ne tantomeno che possono essere presi come panacea per tutti i mali. Hanno effetti collaterali come tutte le sostanze, e se utilizzati in modo improprio non sortiscono effetti terapeutici oltre a poter scatenare reazioni allergiche anche gravi. Quindi affidatevi al vostro medico (fitoterapeuta) di fiducia, non fate di testa vostra se non avete avuto una formazione specifica in questa materia; soprattutto nei casi di tosse o mal di gola, fatevi visitare  per valutare se sia il caso di intraprendere subito una terapia antibiotica la quale, se non se ne abusa, in alcuni casi è la cosa migliore da fare.


                                                                                                                                  Flavio Squillante

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